Teatro

GLI AMBIGUI MANEGGI DE <i>L'AFFARISTA</i> DI BALZAC A TORINO

GLI AMBIGUI MANEGGI DE <i>L'AFFARISTA</i> DI BALZAC A TORINO

Dal 5 al 10 aprile al Teatro Carignano di Torino andrà in scena Mercadet- L’Affarista di Honoré de Balzac, con le musiche di Germano Mazzocchetti. Antonio Calenda dirige Geppy Gleijeses in questa nuova produzione, che riunisce il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, il Teatro Stabile di Calabria e il Teatro Quirino - Vittorio Gassman. Spiega il regista: «La commedia di Balzac ha un incredibile impatto sul lettore contemporaneo, poiché tratta temi molto sentiti, come la frenesia e l’immoralità delle speculazioni economiche, lo spietato gioco delle Borse, il mondo losco e cinico degli affari».
Accanto al protagonista, Marianella Bargilli nel ruolo di Julie Mercadet e Paila Pavese (Madame Mercadet); e con Osvaldo Ruggieri, Francesco Benedetto, Adriano Braidotti , Piergiorgio Fasolo, Antonio Ferrante, Ferruccio Ferrante, Antonio Tallura, Alfonso Veneroso e Jacopo Venturiero.

Balzac scrive di una borghesia ormai affermata come classe sociale di potere e prestigio, che si riassume in un ambiguo vocabolo: affarista. Mercadet, il protagonista, ha parenti prossimi in tutto il mondo, all’epoca e fino ai giorni nostri: maneggione di fatto, non stupisce per l’abilità finanziaria, bensì per la capacità di convincere chi lo circonda della bontà dei propri affari. Scaltro, ipocrita e capace di volgere a proprio favore ogni evento, Mercadet vive con il solo scopo di speculare, di arricchirsi. Gioca in Borsa con capitali inesistenti, è assediato dai creditori, ma la sua pulsione nevrotica lo spinge a usare la moglie a proprio favore, facendola partecipare a ogni evento mondano, così da millantarsi finanziare a cui tutti si rivolgono, nobili e servi; o a cercare un matrimonio che lo salvi dai creditori sacrificando la figlia. Egli crede al denaro come motore della società moderna ed è fermamente convinto che l’onore e la credibilità si fondano sull’apparenza.